Quando ci si vuole bene e si vive in una relazione stabile, sentiamo la necessità di creare una famiglia, e avere la possibilità di crescere un figlio, la coronazione dell’amore e della stabilità di una coppia. Non è sempre possibile riuscire ad avere un figlio, e per questo motivo la scienza e la medicina hanno camminato a braccetto creando la fecondazione eterno logo, cioè assistita, che dà molta speranza alle coppie innamorate in cerca di un erede.
La fecondazione assistita è stata osteggiata, e non poco in Italia, e questo ha portato migliaia di coppie ad espatriare per poter finalmente riuscire ad avere un figlio. La sorte ha voluto che all’undicesimo anno dalla creazione della legge 40, quella che impediva questa pratica e inattiva da un anno, siano nati i primi due bambini concepiti tramite fecondazione eterologa, proprio nel nostro paese. Siamo quindi riusciti a fare entrare in vigore legale note questa pratica anche in Italia, anche se la strada per riuscire a concepire un figlio con la fecondazione assistita rimane comunque abbastanza lunga, e quindi scopriamo di cosa si tratta e chi sono i candidati perfetti.
Per prima cosa, si tratta di procreazione assistita, perché uno dei due genitori è impossibilitato ad avere figli, per cui occorre fecondare artificialmente un ovulo o uno spermatozoo di terzi, cioè il mitico donatore. La storia della fecondazione assistita in Italia è stata abbastanza travagliata, rimanendo in tema, cioè fino al 2004 era legale è fattibile solo se il donatore rimaneva nell’anonimato e la donazione di ovulo o spermatozoi senza scambi di denaro, quindi gratuitamente, dopodiché arrivo la legge 40, quella che per 11 anni ha proibito questa pratica, ci furono dei tentativi di riabilitazione della fecondazione assistita in parlamento, ma furono sforzi vani, almeno fino all’avvento della Corte Costituzionale che sancì il diritto alla fecondazione eterologa, e nel 2015 nascono i primi bimbi in questo modo.
Quali sono i requisiti dei donatori?
La fecondazione assistita funziona in maniera abbastanza semplice anche se la faccenda sembra avere ancora dei punti di domanda, in ogni caso, esistono banche del seme e ovociti congelati, l’eta dei donatori varia, per le donne dai 18 ai 35, mentre per gli uomini dai 18 ai 45. Se coppie italiane avessero cominciato il processo all’estero possono chiedere di trasferire tutto in Italia, e di concludere il processo nel proprio paese.
I futuri genitori dovranno poi scegliere il donatore secondo caratteristiche fenotipiche, quindi il colore della pelle, e questo per evitare che il bimbo si possa sentire troppo diverso dai genitori, che potranno comunque scegliere il colore degli occhi per esempio. Il donatore, la sua identità rimangono anonime ai genitori, solo il bimbo che nascerà potrà decidere se conoscere il genitore biologico, il donatore, e spetterà a quest’ultimo accettare o meno la richiesta. Inoltre, i futuri genitori possono fare richiesta dello stesso donatore, anche se si arriva ad un massimo di 10 figli biologici a donatore.